La liberazione di Aung San Suu Kyi ci riempe di una felice e triste emozione: felice perchè segna la fine di un’epoca e pone le premesse per il superamento di quei regimi che umiliano milioni di cittadini, triste per l'assurdità ed il dolore di tutti questi anni.
Finalmente la comunità internazionale è stata ascoltata; noi e chi si riconosce nei nostri principi, democratici e cristiani, viviamo questo momento con grande emozione.

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