Occorre fare qualcosa di più andando oltre destra, centro e sinistra:
serve un congresso straordinario.
Pier Ferdinando Casini si prepara a far terminare l'esperienza del partito di cui è stato leader e ispiratore per arrivare ad un nuovo soggetto politico dopo le elezioni amministrative. L'annuncio arriva nel corso del discorso che il leader centrista tiene durante l'esecutivo nazionale della "Rosa per l'Italia" di Savino Pezzotta.
Prendendo spunto da un'esortazione dell'ex-sindacalista alla sua platea spronandola ad andare oltre "La rosa per l'Italia", Casini replica: "Pezzotta si prepara ad andare oltre? Per me è la stessa cosa che noi dobbiamo fare per l'UDC. Oggi noi dobbiamo contrastare la crisi di credibilità della politica dicendo alla gente che occorre riformare le istituzioni, dare un segnale sulla riduzione del numero dei parlamentari, ma anche dare il segnale che occorre fare qualcosa di più andando oltre destra, centro e sinistra".
Quindi l'annuncio: "Io credo che il congresso dell'UDC - che si dovrebbe tenere a maggio - non può essere un congresso ordinario ma straordinario, straordinario anche nelle decisioni: noi che siamo stati i primi a capire che il bipolarismo stava per sfasciare il paese, noi che siamo stati i primi a capire che occorreva un armistizio tra le forze politiche dobbiamo essere i primi a capire che è finita una stagione e che i partiti così come sono organizzati non servono più".
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