lunedì 8 agosto 2011

Una situazione grave

Noi abbiamo chiesto le dimissioni di Berlusconi e le chiediamo ancora, ma la verità è che il premier non è più al comando: l'Italia è in amministrazione controllata.

Noi collaboriamo non con Berlusconi ma con l'Europa per salvare il Paese sperando che Berlusconi non si metta di mezzo.

Da questi pensieri tratti da un'intervista di Rocco Buttiglione, presidente dell'UDC, al quotidiano online Affaritaliani.it, deve partire uno spunto di riflessione sull'attuale situazione economica e sociale italiana.

Continua Buttiglione: "Il governo si è autocommissariato. Se fai troppi debiti ti mettono in amministrazione controllata, ma non è colpa dell'Europa; le misure che chiede l'Europa sono quelle che chiediamo noi. Alfano parla tanto del Partito Popolare Europeo, ma la dottrina economica del Ppe e quindi le misure che da questa discendono sono quelle che chiedevamo da tempo e che il governo si è rifiutato fino ad ora di fare. Ora sarà costretto a prenderle perché i governi europei glielo impongono".

Allo stesso tempo, l'ipotesi di un governo tecnico è difficile, perchè il problema è politico, e questo vuol dire avere una maggioranza ampia, possibilmente la quasi totalità del Parlamento che accetti le misure necessarie per il bene del Paese.

L'UDC è disposta e pronta a sostenere il Paese e se si facesse un altro governo di solidarietà nazionale, che da tempo chiediamo, saremmo lì a fare il nostro dovere.

Ma dobbiamo sottolineare una cosa: la solidarietà nazionale la stiamo già facendo, e le vere grandi decisioni si stanno prendendo attorno ad un tavolo  dove siedono Europa, parti sociali, maggioranza e opposizione.

Il governo è diventato molto meno importante e sta lì per fare quello che questo tavolo decide. Per questo ha poco senso entrare in questo governo. Certo, se si facesse un altro governo sarebbe meglio ma questa ipotesi per ora non la vediamo.
 

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