Il maxiemendamento del governo contiene una positiva spinta allo sviluppo delle società professionali ed interprofessionali, ma dall'attuale testo dell'articolo 5 emerge però una totale abolizione degli ordinamenti professionali e ciò non può essere certo realizzato con un tratto di penna.
Da questo pensiero del nostro parlamentare Pierluigi Mantini deve partire una profonda riflessione su cosa debba significare "fare riforme" e su quali siano le delicatezze della "rivoluzione dolce" che stiamo vivendo e che vogliamo vivere.
Siamo favorevoli ad una modernizzazione delle professioni che favorisca la concorrenza e i giovani nel rispetto della qualitò e della deontologia, ma siamo anche favorevoli ad un riconoscimento delle associazioni delle nuove professioni e di quelle non regolamentate per garantire sviluppo e concorrenza, mentre su questo tema il maxiemendamento non dice nulla.
Dopo anni di inerzia è bene che il governo sia disponibile ad un confronto serio perchè le professioni sono il futuro del Paese e le riforme frettolose crean solo gravi danni.
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