"Forti con i deboli e deboli con i forti"
Che tristezza gli striscioni esposti dai volontari e dai disabili che hanno manifestato a Montecitorio.
Trattati come se fossero un peso morto improduttivo tanto da subire continui tagli alle risorse ed ai finanziamenti, sono invece la parte migliore del Paese, quella che impiega il proprio tempo ed il proprio sudore per aiutare gli altri, chi ne ha più bisogno, vuoi per il sostegno alla salute, vuoi alla famiglia, vuoi al lavoro oppure alla dignità.
Tempo, sudore e sempre più spesso pure il proprio denaro, vista la situazione di vero accanimento statale nei loro confronti.
Ma cosa chiedono questi "pesi morti"? Chiedono semplicemente il rispetto della nostra Costituzione che, davanti ad una evidente diversa-abilità pretende che lo Stato rimuova gli ostacoli che rendono più difficile la realizzazione di quella uguaglianza che è alla base di una democrazia efficace e generosa.
E' l'anno del volontariato, ma quasi nessuno sembra essersene accorto: i tagli massacranti di questi ultimi tempi hanno colpito soprattutto le fasce deboli, a cominciare dai disabili, e la minaccia di una manovra da 40 miliardi poi, corre il rischio di abbattersi su di loro in modo ancora più pesante.
Per questo noi dell'Unione di Centro diciamo NO a tagli indiscriminati, chiedendo invece misure reali e concrete a sostegno della categoria. E' in gioco la dignità di un paese che ha le migliori leggi sul volontariato e sull'integrazione sociale , ma che non è in grado di garantirne l'applicazione.
Ci aspetta una battaglia forte in Parlamento e intendiamo combatterla tutta, stando dalla parte di chi è in difficoltà, anche per verificare le promesse di un Governo veloce nel parlare ma lento nel realizzare quanto promette.
UDC: Un Dialogo Concreto
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