Le grandi riforme non si fanno con i tagli lineari; i tagli lineari sono l'opposto di qualsiasi seria iniziativa di riforma, anche fiscale.
Nelle attuali condizioni di finanza pubblica ed anche nelle difficoltà che sta attraversando l’Europa è impossibile avventurarsi in grandi riforme fiscali se non c’è la capacità di selezionare i tagli.
Tremonti ha certamente il merito di non aver dilatato oltre misura la spesa ma i tagli lineari sono il segno che manca la politica, manca la capacità di scegliere, di selezionare e colpire gli sprechi, di valorizzare e premiare le eccellenze.
Lo scopo della politica, l'arte della politica, infatti, è quello di discutere e scegliere. Certo, ci vuole coraggio, ci vuole capacità di pensare al domani dei nostri figli piuttosto che al nostro pomeriggio al sole. La politica è tutto meno che chiacchiera, perchè parla e discute di realtà vere, di occupazione, di risorse, di opere pubbliche, ma anche di ospedali, di scuola, di ricerca scientifica. E dalle scelte della politica dipendono il nostro futuro, le nostre pensioni, la nostra libertà.
La politica deve avere il coraggio della discussione e delle scelte.
UDC: Unione Di Concretezza
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