A valle del Raduno di Pontida, massima espressione del "Popolo della Padania" o forse semplicemente rito di purificazione di massa, in stile Fiume Gange del Nord, riportiamo i commenti dei vertici dell'Unione di Centro.
Mauro Libè, responsabile Enti Locali dell'UDC, dice che "le offese di Bossi lasciano il segno come l'acqua fresca. Visto il trend elettorale del suo partito, il leader leghista forse farebbe meglio ad impegnarsi per convincere la maggior parte degli allevatori onesti del motivo per cui difende i pochi che facendosi beffe delle regole li hanno danneggiati enormemente. Noi, senza ombra di dubbio, continueremo a difendere le persone che per rispettare le leggi faticano con le braccia anzichè impegnare il tempo ad inventare furbate per non pagare".
Rocco Buttiglione commenta così: "Berlusconi si è messo nelle mani di Bossi e ora ha quello che si merita; noi l'avevamo detto per tempo che questo federalismo non avrebbe funzionato e che sarebbe solo servito ala Lega per dire 'noi ci abbiamo provato' e poi tornare alla fase della secessione. Ed è proprio quello che sta accadendo. Tornano ad alzare i toni, la base mormora, e Bossi grida 'preparatevi'. Ma preparatevi a che cosa? Bossi avrebbe il dovere di spiegarlo chiaramente al popolo italiano e al Parlamento."
Pier Ferdinando Casini conclude con queste parole: "Bossi prende tempo. Chiedere i ministeri in Lombardia perché non si ha il coraggio di rispondere alla vera questione che ha posto a Pontida la base evidentemente e’ un escamotage, un ‘vorrei ma non posso’, un ‘prendere tempo e tirare a campare’ Oggi ha usato un escamotage, cambiare strada sarebbe stato molto difficile".
UDC: Un Discorso Concreto
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