martedì 14 giugno 2011

Spiagge, governo e retromarce varie

Il 2 giugno abbiamo pubblicato un articolo a difesa della nostra maggior fonte economica, la spiaggia, criticando la posizione di un governo che, per bocca di un suo autorevole ministro, dichiara come «delle spiagge non me ne frega nulla», frase oltretutto virgolettata da alcuni tra i maggiori quotidiani nazionali.

Ebbene, ora il governo fa marcia indietro e, dopo la riduzione da 90 a 20 anni della durata della concessione, nel decreto sviluppo rinuncia pure al diritto di superficie. Insomma, una marcia indietro totale su una norma che, tra le altre cose, voleva assegnare ai privati la proprietà delle strutture realizzate sugli arenili.

Dopo la grandissima confusione innescata al momento della presentazione di queste norme, ora governo e relatori hanno dovuto accettare gli emendamenti soppressivi ed hanno dovuto riflettere e concordare sulla necessità di una legge apposita, ragionata e ragionevole.

E in futuro, signor Ministro dell'Economia... evitiamo menefreghismi vari!


UDC: la politica della ragione

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