Qualche giorno fa il bravissimo ministro dell'economia Giulio Tremonti è stato ripreso in alcuni virgolettati, apparsi su quotidiani nazionali quali La Repubblica ed Il Corriere della Sera, con commenti del tono «Delle spiagge non me ne frega nulla».
Che uno dei grandi problemi dell'Italia, signor ministro, sia quello del Meridione possiamo anche essere d'accordo; che in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia si debba vedere un poco oltre al proprio naso, siamo altrettanto d'accordo.
Ma che lei si faccia virgolettare dai giornalisti presenti al convegno Giovani Editori alla Bagnaia, vicino Siena, in occasione della discussione sulle concessioni governative delle spiagge ai privati, nella chiara sintesi di «Ho fatto un Decreto con misure importanti ma si parla solo di spiagge. Posso dirlo pubblicamente, delle spiagge non me ne frega nulla», ecco, questo davvero non ci trova d'accordo.
A Lignano Sabbiadoro, signor ministro, la spiaggia non solo è economia in lettere minuscole, a differenza di quella maiuscola di cui Ella si occupa quotidianamente, ma è anche vita e storia, è passato presente e futuro delle tante iniziative economiche e commerciali che vi trovano spazio e motivo d'esistere, è alla fine sostentamento e crescita delle famiglie che dietro a queste attività lavorano, sudano e vivono.
Che a lei gliene freghi nulla, signor ministro, è un suo libero modo di vedere le cose e l'economia del paese. Ci trova e ci troverà, però, del tutto discordi.
Qualora voglia conoscere piuttosto la storia e la realtà di Lignano Sabbiadoro, venga pure a trovarci; la ospiteremo volentieri e, forse, le permetteremo di conoscere qualcosa a lei evidentemente alieno.
Se piuttosto non si riconoscesse nei virgolettati citati, ovvero nelle parole qui scritte, le chiediamo semplicemente scusa, rinnovando l'invito a chiacchierare insieme di spiagge ed economia.
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